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Pappa al pomodoro

La pappa al pomodoro è una mia grande passione. Nonostante sia un piatto che non appartiene alla mia tradizione, è stata una delle prime ricette a cui mi sono appassionato quando, adolescente, sono stato travolto dalla passione per la cucina. Tutto è iniziato per caso, quando una mattina, sfogliando un giornale di cucina che parlava di ricette toscane, tra quelle trovai la “pappa al pomodoro”.

Quel piatto per me era pressoché una ricetta di fantasia, di cui avevo sentito parlare solo per Gianburrasca e la nota canzone della Pavone, ma che non avevo mai assaggiata e mai aveva destato la mia curiosità.

Leggendo la ricetta, invece, fui subito attratto (oltre che dalla bella foto) dal fatto che era composta di pochi ingredienti, semplici, buoni ed economici, e dal fatto che era forse la massima espressione della ricetta di recupero degli avanzi. Altra cosa positiva, in quel momento, fu che gli ingredienti che mi servivano li avevo già tutti a disposizione a casa!

Allora mi misi subito all’opera e preparai questa pappa al pomodoro che riuscì benissimo sin dal primo esperimento e piacque a tutti. Per anni l’ho fatta e rifatta sempre con grande successo, nelle cene con gli amici, alla festa di paese, al
ristorante dove ho lavorato e addirittura ad un concorso di cucina amatoriale che ho vinto!

Negli ultimi tempi la pappa al pomodoro non la preparo più con la stessa frequenza, ma sono sempre innamoratissimo di questa ricetta, che tra l’altro, stranamente, è una delle pochissime ricette (forse l’unica) che a distanza di anni non ho mai modificato. La più grande qualità della pappa al pomodoro è che quando la proponi la prima volta a qualcuno, è quasi sempre scettico, ma poi si innamora sin dal primo assaggio.

Tempo: 60 minuti circa

Costo: bassissimo

Difficoltà: bassa

Porzioni: 4 persone

Ingredienti

  • circa 500 g di pane raffermo sciapo tipo toscano (più duro è meglio è)
  • 1 kg di pomodori ramati da sugo (in sostituzione 400 g. di pomodori pelati)
  • 2 cipolle medie
  • 2 carote
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 coste di sedano
  • 70 g di parmigiano reggiano
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro (facoltativo)
  • Basilico
  • Olio
  • Sale
  • Pepe q.b.

Così si fa

Cominciate con il preparare un brodo vegetale con 1 cipolla, 1 carota e 1 costa di sedano. Tagliatele a pezzi
grossolanamente e mettetele in 1,5 l. d’acqua fredda. Quando bolle regolate di sale. Sarà pronto in meno di
mezz’ora. Mentre preparate il brodo, tagliate il pane a cubetti non troppo grandi.

Se utilizzate pomodori freschi, fate un incisione a croce nella parte bassa e passateli per 1 minuto in acqua
bollente così si sbucceranno facilmente. Una volta sbucciati passateli nel passatutto e tenete da parte.
Se utilizzate i pelati basterà romperli.

Tritate la cipolla, carota e sedano rimasti e fateli soffriggere insieme ad uno spicchio d’aglio con un filo
d’olio in un tegame di altezza media. Quando sono rosolate aggiungete il pane e mescolate velocemente
per fare insaporire poi aggiungete due bei ramaioli di brodo. Girate ancora poi aggiungete i pomodori e
sale.

Girate per far prendere il pomodoro a tutto il pane poi iniziate ad aggiungere costantemente brodo e girare
spesso, perché la pappa al pomodoro tende molto ad attaccarsi. Quando non la girate è meglio coprirla
perché schizza molto (tipo polenta). Anzi fate attenzione alle mani quando girate.
Ogni tanto aggiungete un goccio d’olio che aiuta a dare cremosità.

La pappa sarà pronta quando il pane è tutto completamente sfatto e avrà una consistenza omogenea.

A questo punto assaggiate se va bene di sale, poi spegnete il fuoco, girate per altri 30 secondi per fare
abbassare leggermente la temperatura, poi aggiungete il parmigiano grattato, non tutto, e mescolate bene.
Assaggiate se la quantità di parmigiano è giusta per voi e se non lo è aggiungetene ancora. Poi aggiungete il
basilico a pezzetti (lasciando qualche fogliolina per guarnire) e girate.

Lasciate riposare qualche minuto poi preparate i piatti, aggiungendo nel piatto una spolverata di pepe,
un’altra spolverata di parmigiano, un filo d’olio e qualche fogliolina di basilico fresco.

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