Castagnole di Paolina

Questa ricetta l’ho avuta dalla mamma di un mio amico, la signora Paolina, appunto! Loro sono di Anagni e questa ricetta, che io conosco come le Castagnole di Paolina, viene in realtà dalla nonna della nonna della nonna… insomma, una certezza!

Anche io che non ho grande dimestichezza con la frittura, ho ottenuto delle paffutissime pallette gonfie e morbide! Pochi e semplici ingredienti, per un sapore che ha fatto dire “Mamma…” al mio amico, seppur fosse lontano da casa!

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Ingredienti

• 250 g di farina
• 3 uova
• 8 g di lievito in polvere per dolci
• 3 cucchiai di zucchero
• 3 cucchiai di olio extra vergine
• 3 cucchiai di amaretto di Saronno (o altro liquore a piacere)
• scorza di 1/2 limone grattugiata
• Olio di semi per friggere

Così si fa:

Mescolate la farina con il lievito e lo zucchero. Aggiungete la scorza di limone grattugiata.

In un’altra ciotola aprite le tre uova, versate l’olio e l’amaretto, poi sbattete energicamente con una forchetta.

Versate il composto liquido nella farina e amalgamate il tutto con un mestolo. Otterrete una consistenza morbida: è normale!

Coprite con un canovaccio e mettete a riposare a temperatura ambiente per almeno mezz’ora. (Non omettete questo passaggio). Preparatevi a friggere!

Versate l’olio in un tegame dai bordi alti, in modo che sia pieno almeno tre dita. Ponete su fuoco medio.

Quando inizia a scaldarsi abbassate un po’ la fiamma.
Prelevate un po’ di composto con un cucchiaino e, con un altro , aiutatevi a farlo cadere nell’olio, cercando di dargli una forma più tonda possibile.

Se si scurisce in fretta vuol dire che l’olio è troppo caldo, rischiate che si cuocia fuori ma rimanga cruda dentro.

Le castagnole di Paolina devono metterci circa 3-4 minuti e scurirsi piano piano.

Cuocete 5-6 castagnole alla volta, appena ne prelevate una, mettetene a cuocere un’altra.

Asciugate quelle pronte nella carta assorbente e poi rotolatele nello zucchero semolato.